Nel quindicesimo anniversario della morte di Bettino Craxi, Mondoperaio pubblica il discorso che Craxi pronunciò il 20 gennaio 1985 in un luogo inusuale per un politico socialista – un convento di frati, la Certosa di Farneta – per ricordare il sacrificio di dodici certosini uccisi per mano tedesca durante una delle ultime battute della tragica guerra civile che insanguinò la Toscana nel 1944. Gennaro Acquaviva nel suo testo contestualizza quell’iniziativa, organizzata qualche giorno dopo la liberazione anticipata del criminale tedesco Walter Reder, a quei tempi vecchio e malato, grazie all’azione di pacificazione di cui Craxi (e Andreotti) si erano fatti carico.
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